martedì 16 marzo 2010

Berlusconi, Trani e la giustizia

Vorrei sapere se davvero esiste qualcuno che non crede all'uso politico della giustizia contro Berlusconi.

Purtroppo so già la risposta...esiste.
Contro ogni evidenza esiste chi crede alla casualità di un numero enorme di inchieste avviate puntualmente nell'ultimo mese di campagna elettorale. Sempre con contenuti risibili, come quest'ultima.

Chi fa o ha fatto il giornalista, sa che tutti i politici parlano con i giornalisti. Oggetto della discussione è sempre la linea di un servizio, che il politico cerca di addolcire.
Niente di peccaminoso in questo.
Invece Minzolini è stato crocifisso per questo, e perchè non è imparziale. Di Pietro e Bersani ne chiedono a gran vice la rimozione. Si suppone allora che chiedessero la stessa cosa per Santoro, non solo schierato apertamente, ma anche precedente deputato europeo tra le file della sinistra. Invece quello che accade è che Berlusconi viene indagato per aver detto al telefono quello che Di Pietro e company chiedono dal palco dei comizi e probabilmente anche al telefono. Solo che di quest'ultima cosa non saremo mai sicuri, perchè di intercettazioni telefoniche riguardanti personaggi della sinistra sui giornali non se ne vedono. Incredibile ma vero, in questo marasma di fughe di notizie le uniche intercettazioni leggibili sono quelle che riguardano il premier. Scommetto che è cosa interessante anche per i leader stranieri. Chissà se avranno mai più il coraggio di parlare al telefono con un nostro primo ministro.

Dunque si e scoperto che Berlusconi è indagato di minacce nell'unico procedimento dove il minacciato dichiara di non aver subìto minacce. Che sia la sindrome di Stoccolma?

Non solo, Berlusconi è indagato di concussione nell'unico procedimento dove il guadagno della concussione non esiste. Come dire che la trasmissione di Santoro è viva, vegeta e in onda. Un po'come indagare uno per omicidio dove manchi il morto.

C'è poi una notiziola passata sotto silenzio. Brachino, il giornalista che ha fatto notare a tutti i calzini azzurri del giudice che ha emesso la sentenza Fininvest, è stato sospeso per due mesi dalla professione di giornalista.
Particolare la situazione in cui la procurata visione di due calzini è più grave di accuse continue di essere mafiosi e ladri e dittatori rivolte al Premier regolarmente eletto.

E ancora c'è qualcuno che crede alla casuale orologeria di questa giustizia.


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