domenica 14 marzo 2010

Regionali Lazio, illegalità e presentazione delle liste elettorali

L'argomento della settimana è la presentazione delle liste elettorali e la pretesa di difendere la legalità tramite l'esclusione delle liste del PDL a Roma. Ho pensato dunque di leggere la legge elettorale che governa la presentazione delle liste, giusto per capire chi ha ragione tra i due contendenti e ho trovato un passo interessante. Ve lo incollo.


"Il cancelliere non può rifiutarsi di ricevere le liste dei candidati, i relativi allegati e il contrassegno o contrassegni di lista neppure se li ritenga irregolari o se siano presentati tardivamente."

Questo è scritto a pag. 26 della legge nel link che vi allego a fondo pagina, dal sito del Ministero degli Interni.

Quindi di quale difesa della legalità parlano la Bonino, Bersani, Di Pietro e la sinistra tutta?

Il cancelliere doveva accettare le liste anche se in ritardo (ritardo comunque smentito dal PDL).

Sarebbe questa dunque la (il)legalità che il centro sinistra tenta di difendere.

L'esclusione dell'unico loro avversario dalle elezioni regionali sulla base di un atto illegale e cioè il rifiuto di ricevere la lista PDL a Roma sulla base di un cosiddetto ritardo.

Se questa è la legalità e le pari opportunità targate sinistra...preferisco la non legalità destra. Almeno mi permettono di votare liberamente.

Ecco la legge, potete controllare
http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/18/00177_iso-8859-1_Q_Pubbl._n._3.__-__El._reg.__-__Istr._presentaz._e_ammiss._c_xandid._x2010x_x1-204x.pdf

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