sabato 13 marzo 2010

La "Legalità" di Bonino, Di Pietro e compagni

Sentire la Bonino parlare di lotta all'illegalità mi fa veramente chiedere se davvero pensano che le persone siano stupide.
I radicali hanno portato in parlamento prostitute e pornostar. Cicciolina forse i più giovani non se lo ricordano, ma questa famosa pornostar dell'epoca, giusto qualche anno fa, finì in Parlamento dopo una campagna elettorale a seno scoperto.

Ma le pornostar non sono tanto male se andiamo a considerare altri personaggi duri e puri eletti nelle file dei Radicali. Loro si che ci tengono alla giustizia. Hai visto mai come lottano per tenere fuori il PDL dalle urne? E'questione di Legge, gridano e scalpitano.

Torniamo dunque agli eletti duri e puri.
Sergio D'Elia. Condannato a 30 anni per banda armata nelle file del terrorismo brigatista. Eletto alla Camera nelle file dei Radicali. Ecco la biografia su Wikipedia, inutile scriverla doppia qui. Siamo su internet dopo tutto.

http://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_D'Elia

Ecco però uno stralcio significativo della sua permanenza alla Camera, sempre dal link appena postato.

"Nelle elezioni politiche di aprile 2006 è stato eletto alla Camera dei deputati per la Rosa nel Pugno ed è in seguito stato nominato segretario alla Presidenza della Camera, suscitando accese proteste sia da parte dei familiari dell'agente Fausto Dionisi, sia da parte di alcuni sindacati delle forze di pubblica sicurezza. Inoltre, fa parte della III Commissione - Affari esteri e comunitari (dal 6 giugno 2006) e al Comitato di vigilanza sulle attività di documentazione (dal 29 giugno 2006)".

Quindi abbiamo capito che la giustizia è uguale per tutti, ma segretario alla Presidenza della Camera ci si arriva meglio se si è stati brigatisti e carcerati trentennali.

Qualcuno dirà che è roba passata, la cosa strana però è che non è vero. Nel comitato elettorale di Emma Bonino ci sono anche Mambro e Fioravanti.
Per chi non lo sapesse autori della strage di Bologna e di altre belle cose.

http://archiviostorico.corriere.it/2010/febbraio/27/Mambro_Fioravanti_aiutano_Bonino_co_8_100227019.shtml

I comunisti italiani sembra che abbiano capito il problema:

http://www.sder.it/index.php/2010/03/01/mambro-e-fioravanti-indifendibili-emma-bonino-prenda-le-distanze/

Ma sembra anche che alla fine non gliene importi poi molto, perché comunque pare saranno alla manifestazione del centro-sinistra tutto, oggi.

Quindi vorrei capire.
La Bonino quando parla di legalità di che cosa parla?
Della sua personale legalità o di quella vera? Quando parlava di democrazia da difendere contro la burocrazia del regime, di cosa parlava?

E Di Pietro, sostenitore della candidatura Bonino, queste cose le conosce? Certo che si, la questione è pubblica, mica un segreto.
Dunque di che legalità parlano questi personaggi? La legalità di fare eleggere in parlamento dei condannati per reati come questi, purchè di sinistra?

Ho come l'impressione che la loro legalità non mi piaccia, e ne faccio volentieri a meno.

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